La villa dei cadaveri lydbog
Dopo il successo di “Cadaveri e tacchi a spillo”, il commissario Aurelio Baldanzi torna a vivere una nuova avventura torinese, incentrata sull’intrigante Istituto di Anatomia Patologica. Stavolta gli inquietanti barattoli, pieni di reperti e formalina, sembrano avere qualche oscuro collegamento con la scomparsa di Ornella, donna con cui lo stesso commissario porta avanti da tempo una relazione turbolenta. Il vecchio museo diventa il teatro per nuovi delitti, che paiono collegarsi alle antiche eccentricità di un collezionista detto “Barone di Rocca d’Arazzo”. In un’indagine dai contorni chiaroscuri, che mischia fatti di cronaca locale, storia e scienza, Baldanzi dovrà faticare non poco, prima di arrivare a sciogliere il fantomatico bandolo della matassa - non senza l’aiuto, immancabile, di vecchi amici come Amalia, Achille Donati e Giulietta Ottolenghi…
©2022 Fratelli Frilli Editori (P)2022 Saga Egmont
Luisa Ferrari (1971) ha studiato Medicina all’Università di Genova e si è specializzata in Anatomia Patologica a Torino. Forte della sua passione per la disciplina, e grazie anche ad un periodo di studio nel novecentesco Museo Anatomopatologico del capoluogo piemontese, si è cimentata nella scrittura di “Cadaveri e tacchi a spillo”, pubblicato poi con successo da Fratelli Frilli Editori (2020). Sulla scia dell’interesse così ottenuto, ha pubblicato anche “La villa dei cadaveri” e il racconto “Il nano di Venezia”, apparso sull’antologia I Luoghi del Noir. Parlando dell’Istituto di Anatomia Patologica di Torino – che tanta importanza ha avuto, su sua stessa ammissione, nella stesura dei due romanzi – Ferrari ha detto che “è un luogo dove la Storia è tangibile, storia di malattie antiche, storie di sofferenza che possono trovare dignità aiutando lo studio delle malattie moderne. Il fascino è quello della conoscenza, cui è impossibile resistere”.