BookClub ready
L'uomo artificiale (World Classics) lydbog
49,18 DKK
(inkl. moms 61,48 DKK)
Nella narrativa quioroghiana tutto riconduce al confronto tra uomo e natura in un parallelo che richiama la dualità Uomo-Destino della cultura classica. Le descrizioni naturalistiche, minuziose e precise, evidenziano una forte conflittualità nella relazione e la natura ostile, cieca, ma giusta è quasi sempre vincitrice sull’uomo. La morte del contadino o del pescatore a causa di un qualche anim...
Lydbog
49,18 DKK
Kan aflyttes i vores apps til iPhone/iPad og Android.
Kan afspilles i appen
Forlag
SAGA Egmont
Udgivet
30 november 2020
Længde
1:21
Genrer
Short stories
Serie
World Classics
Sprog
Italian
Format
mp3
Beskyttelse
Vandmærket
ISBN
9788726351460
Nella narrativa quioroghiana tutto riconduce al confronto tra uomo e natura in un parallelo che richiama la dualità Uomo-Destino della cultura classica. Le descrizioni naturalistiche, minuziose e precise, evidenziano una forte conflittualità nella relazione e la natura ostile, cieca, ma giusta è quasi sempre vincitrice sull’uomo. La morte del contadino o del pescatore a causa di un qualche animale selvaggio, che sia un serpente velenoso, un coccodrillo o un parassita del sangue, sono sempre parte di un gioco letale in cui l’uomo cerca di sopraffare la natura e di batterla per sopravvivere, proprio come fece Quiroga quando visse nella giungla di Misiones. Ma la lotta è impari e finisce sempre con il fallimento, la demenza, la morte o semplicemente la disillusione. L’ossessione morbosa di Quiroga per la morte e il dolore viene accettata molto più facilmente dai personaggi che dal lettore: i protagonisti dei racconti sono abituati al pericolo e alle avversità e agiscono secondo regole chiare e specifiche: sanno di non potersi concedere degli errori perché la natura, la foresta, non perdona e quando cadono lo fanno con "sportività" lasciando nel lettore un senso si spaesamento.
Horacio Quiroga è stato uno dei maggiori scrittori del primo Novecento latinoamericano. Tra le sue opere più importanti ricordiamo: Racconti d’amore di follia e di morte (1917), Racconti della foresta (1918), Anaconda (1921), Gli esiliati (1926) e Aldilà (1935). Animo tormentato, venuto a conoscenza di un male incurabile, anticipò la morte assumendo una dose di veleno. Fra i suoi numerosi interessi è impossibile non menzionare il cinema: fu un precursore della relazione cinema-letteratura in America latina, come testimoniano, fra gli altri, numerose note, recensioni e brevi saggi apparsi sulla stampa periodica dell’epoca. Con lo stile inconfondibile della sua scrittura richiama tutta la magia del cinema.