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Sulle orme di Renzo e-bog
36,20 DKK
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Quando Carlo Linati pubblica "Sulle orme di Renzo" (1919), scritto durante il primo conflitto mondiale, è già un autore affermato. Tale opera rappresenta un suo tentativo – a cavallo fra reportage di viaggio e saggio letterario – di risalire alle fonti della "lombardità", sulla scia dei grandi autori che costituiscono i suoi punti di riferimento: Cantù, Beccaria, Cattaneo, Verri e, immancabilme...
E-bog
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Forlag
SAGA Egmont
Udgivet
1 juni 2022
Længde
112 sider
Genrer
Reportage, journalism or collected columns
Sprog
Italian
Format
epub
Beskyttelse
Vandmærket
ISBN
9788728395028
Quando Carlo Linati pubblica "Sulle orme di Renzo" (1919), scritto durante il primo conflitto mondiale, è già un autore affermato. Tale opera rappresenta un suo tentativo – a cavallo fra reportage di viaggio e saggio letterario – di risalire alle fonti della "lombardità", sulla scia dei grandi autori che costituiscono i suoi punti di riferimento: Cantù, Beccaria, Cattaneo, Verri e, immancabilmente, Alessandro Manzoni. A questo proposito, quindi, ripercorrere il viaggio compiuto da Renzo Tramaglino, da Milano fino all’Adda, offre a Linati la possibilità di addentrarsi nei territori che ama, offrendo a chi legge le coordinate ideali per potersi immedesimare in colui che, a detta dell’autore, incarna l’archetipo stesso del "lumbard". È proprio lui, infatti, il Renzo protagonista dei "Promessi Sposi", il "simbolo più schietto della nostra terra": una terra che rivive nelle pagine appassionate di questo libro...
Carlo Linati (1878-1949) nasce a Como da una famiglia originaria di Gravedona. Laureatosi in legge all’Università di Parma (1906), esercita brevemente la professione di avvocato a Milano. In quegli stessi anni inizia ad ottenere un certo successo anche come scrittore, dapprima con la stesura di racconti e romanzi allegorici, poi, soprattutto, con i suoi celebri resoconti di viaggio: collaborando col Touring Club Italiano, Linati girerà infatti l’Europa con i più svariati mezzi, pubblicando vari reportage sulle principali testate italiane. Estremamente legato alla sua terra – celebrata in romanzi come, ad esempio, "Cantalupa" – Linati si distingue anche come brillante traduttore di James Joyce, con cui intrattiene un lungo rapporto di amicizia.