BookClub ready
Sott'la Naja. Vita e guerra d'alpini e-bog
59,88 DKK
(inkl. moms 74,85 DKK)
In questo romanzo autobiografico, Mario Mariani racconta la sua esperienza militare come ufficiale nel corpo degli Alpini, a seguito dell'ingresso dell'Italia nella Prima guerra mondiale. Pubblicato a ridosso della Grande guerra, fu uno dei suoi libri più apprezzati dalla critica, lodato per essere riuscito a raccontare in maniera onesta e realistica, fuori da ogni retorica, la sua esperienza a...
E-bog
59,88 DKK
Kan læses i vores apps til iPhone/iPad og Android.
Kan læses i appen
Forlag
SAGA Egmont
Udgivet
11 august 2022
Længde
226 sider
Genrer
Biographical fiction / autobiographical fiction
Sprog
Italian
Format
epub
Beskyttelse
Vandmærket
ISBN
9788728309872
In questo romanzo autobiografico, Mario Mariani racconta la sua esperienza militare come ufficiale nel corpo degli Alpini, a seguito dell'ingresso dell'Italia nella Prima guerra mondiale. Pubblicato a ridosso della Grande guerra, fu uno dei suoi libri più apprezzati dalla critica, lodato per essere riuscito a raccontare in maniera onesta e realistica, fuori da ogni retorica, la sua esperienza al fronte.
Mario Mariani (1883 – 1951) è stato un giornalista, poeta e scrittore italiano attivo nella prima metà del Novecento. Grazie alle proprie origini benestanti, sin da giovane riuscì ad inserirsi nei circoli letterari più importanti, arrivando a frequentare personalità di spicco come Gabriele D'Annunzio, Giovanni Pascoli e Giosuè Carducci. Visse per un periodo a Berlino, lavorando come corrispondente estero per un periodico italiano, e successivamente a Nizza e in Belgio, durante la sua fuga dal regime fascista.
Mario Mariani (1883 – 1951) è stato un giornalista, poeta e scrittore italiano attivo nella prima metà del Novecento. Grazie alle proprie origini benestanti, sin da giovane riuscì ad inserirsi nei circoli letterari più importanti, arrivando a frequentare personalità di spicco come Gabriele D'Annunzio, Giovanni Pascoli e Giosuè Carducci. Visse per un periodo a Berlino, lavorando come corrispondente estero per un periodico italiano, e successivamente a Nizza e in Belgio, durante la sua fuga dal regime fascista.