Rinchiusi e-bog
27,55 DKK
(inkl. moms 34,44 DKK)
Il giorno in cui fu annunciata la quarantena, l'unica cosa a cui riuscivo a pensare fu mia madre. Sì, in più, i ricordi si avvicinavano, le ombre e le cose oscure, non dimenticate ma soppresse, il nodo della paura nella pancia che era stato legato molto tempo fa, ma più di questo, più di ogni altra cosa, ho pensato a lei.Nei cinquantasei anni da quando è arrivata in Gran Bretagna dalla Turchia,...
E-bog
27,55 DKK
Forlag
Michael van der Voort
Udgivet
1 maj 2021
Genrer
Horror and supernatural fiction
Sprog
Italian
Format
epub
Beskyttelse
LCP
ISBN
9781071599037
Il giorno in cui fu annunciata la quarantena, l'unica cosa a cui riuscivo a pensare fu mia madre. Sì, in più, i ricordi si avvicinavano, le ombre e le cose oscure, non dimenticate ma soppresse, il nodo della paura nella pancia che era stato legato molto tempo fa, ma più di questo, più di ogni altra cosa, ho pensato a lei.
Nei cinquantasei anni da quando è arrivata in Gran Bretagna dalla Turchia, non una volta aveva trascorso un giorno intero dentro casa. Infatti, era raro vederla trascorrere più di qualche ora in casa. Quando lo faceva, si muoveva irrequieta tra le stanze, camminando e spostandosi da un posto all'altro, sempre avvicinandosi alle porte, verso l'esterno.
Molto spesso, quando andavo a farle visita, la trovavo in giardino, o seduta sul gradino anteriore, che salutava i bambini e condivideva battute con i passanti, per i quali era stata a lungo un appuntamento fisso. Avevo perso il conto delle volte in cui mi era stato detto dai vicini preoccupati che avrei dovuto ‘fare in modo di portare tua madre dentro, via dal maltempo’ e anche delle volte in cui li aveva rimproverati per aver ficcato il naso dove non erano voluti e parlando a suo nome, come se non fosse lì o in pieno possesso delle sue facoltà.
"Perché parli con lui?" urlava,
Nei cinquantasei anni da quando è arrivata in Gran Bretagna dalla Turchia, non una volta aveva trascorso un giorno intero dentro casa. Infatti, era raro vederla trascorrere più di qualche ora in casa. Quando lo faceva, si muoveva irrequieta tra le stanze, camminando e spostandosi da un posto all'altro, sempre avvicinandosi alle porte, verso l'esterno.
Molto spesso, quando andavo a farle visita, la trovavo in giardino, o seduta sul gradino anteriore, che salutava i bambini e condivideva battute con i passanti, per i quali era stata a lungo un appuntamento fisso. Avevo perso il conto delle volte in cui mi era stato detto dai vicini preoccupati che avrei dovuto ‘fare in modo di portare tua madre dentro, via dal maltempo’ e anche delle volte in cui li aveva rimproverati per aver ficcato il naso dove non erano voluti e parlando a suo nome, come se non fosse lì o in pieno possesso delle sue facoltà.
"Perché parli con lui?" urlava,