Le fantasie della giovane Aurora (e-bog) af Giuseppe Lipparini
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Giuseppe Lipparini (forfatter)

Le fantasie della giovane Aurora e-bog

55,56 DKK (inkl. moms 69,45 DKK)
Pubblicato dall’editore fiorentino Vallecchi nel 1920, “Le fantasie della giovane Aurora” è il quarto romanzo scritto da Giuseppe Lipparini. In una Bologna fremente di desideri sopiti e passioni travolgenti, la giovane Aurora ha ventitré anni, è bella e avvenente, ma non ha ancora avuto a che fare personalmente con l’amore. Nonostante i consigli della fidata governante Rosaura – che la vorrebbe...
E-bog 55,56 DKK
Forfattere Giuseppe Lipparini (forfatter)
Forlag SAGA Egmont
Udgivet 25 oktober 2022
Længde 333 sider
Genrer Romance
Sprog Italian
Format epub
Beskyttelse Vandmærket
ISBN 9788728492482

Pubblicato dall’editore fiorentino Vallecchi nel 1920, “Le fantasie della giovane Aurora” è il quarto romanzo scritto da Giuseppe Lipparini. In una Bologna fremente di desideri sopiti e passioni travolgenti, la giovane Aurora ha ventitré anni, è bella e avvenente, ma non ha ancora avuto a che fare personalmente con l’amore. Nonostante i consigli della fidata governante Rosaura – che la vorrebbe vedere maritata, anche solo per poter ricorrere all’adulterio e provare un po’ di piacere – Aurora si ostina a voler vedere nel sesso il compimento dell’amore, espresso al suo massimo grado. La sua è una lunga attesa: la ricerca di un uomo, che le trasmetta quel sentimento che lei ipotizza chiamarsi amore, sembra infatti destinata a trascinarsi in eterno. Romanzo densissimo, schiettamente umano, “Le fantasie della giovane Aurora” è anche un interessante affresco della società italiana di un secolo fa, sospesa fra sentimentalismo e cinismo borghesi…

Giuseppe Lipparini nasce a Bologna nel 1877. Esponente di punta del Neoclassicismo – un movimento che guarda con nostalgia alla letteratura italiana compresa fra Dante e Leopardi – Lipparini insegna per molti anni letteratura italiana e storia dell’arte in varie città della penisola (Urbino, Matera, Palermo, Bologna), collaborando nel frattempo con diversi giornali (fra i quali si possono citare il Corriere della Sera, il Resto del Carlino, Athena e Il Messaggero). Noto soprattutto per l’attività poetica, di cui “Stato d’animo” (1918) rappresenta il culmine, egli ha anche prodotto una sterminata serie di contributi critici e vari romanzi, dei quali è doveroso citare “Il signore del tempo” (1904), avanguardistico tentativo di importare la fantascienza anche in Italia. Muore a Bologna nel 1951.