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Fidelia e-bog
78,23 DKK
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"Per questo ragionatore proclive al paradosso, la bellezza altro non poteva essere che una superficie: il coperchio splendido di un’urna immonda. Quali seduzioni avrebbero potuto vincere un uomo, che nei seni opulenti indovinava la chimica umana, e nei volti purissimi scopriva i segni della putredine finale? Elena stessa non avrebbe sostenuto indenne siffatta vivisezione" ...Già al momento dell...
E-bog
78,23 DKK
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Forlag
SAGA Egmont
Udgivet
6 marts 2023
Længde
380 sider
Genrer
Family life fiction
Sprog
Italian
Format
epub
Beskyttelse
Vandmærket
ISBN
9788728409855
"Per questo ragionatore proclive al paradosso, la bellezza altro non poteva essere che una superficie: il coperchio splendido di un’urna immonda. Quali seduzioni avrebbero potuto vincere un uomo, che nei seni opulenti indovinava la chimica umana, e nei volti purissimi scopriva i segni della putredine finale? Elena stessa non avrebbe sostenuto indenne siffatta vivisezione" ...
Già al momento della sua prima uscita a puntate, nel 1883, "Fidelia" scandalizzerà i benpensanti e solleverà un piccolo marasma, a causa di un’ardita commistione fra sentimenti dolorosamente romantici e descrizioni, tanto morbose quanto brutali, dell’anatomia umana. Protagonista del romanzo è Paolo Speraldi, un medico abbastanza attempato che, per salvarla da povertà e tubercolosi, sposa la bellissima Fidelia, figlia di un garibaldino. La trama si evolve drammaticamente in un crescente disgusto della ragazza per il marito, da lei giudicato inetto e frigido. Il suo disprezzo per il rispettato medico raggiungerà un punto di non ritorno dopo il fugace incontro con un forestiero di passaggio...
Arturo Colautti (1851-1914) nasce a Zara da una famiglia italo-francese. A soli diciassette anni inizia a svolgere attività giornalistiche, fondando ben due giornali (Il Progresso, La Leva). Dopo aver prestato servizio di leva nell’esercito austro-ungarico ed essersi laureato alle università di Vienna e Graz, dedica alcuni anni alla direzione di riviste a sfondo irredentista, optando poi per l’esilio volontario in Italia. Stabilitosi dapprima a Padova e poi a Milano, nel 1885 arriva a Napoli, dove assume la direzione del Corriere di Napoli e collabora con molte altre riviste. Considerato fra i più importanti esponenti dell’irredentismo dalmata, Arturo Colautti ha scritto opere molto apprezzate, fra cui "Il figlio" (1894), "Fidelia" (1896) e "Il terzo peccato" (1902).
Già al momento della sua prima uscita a puntate, nel 1883, "Fidelia" scandalizzerà i benpensanti e solleverà un piccolo marasma, a causa di un’ardita commistione fra sentimenti dolorosamente romantici e descrizioni, tanto morbose quanto brutali, dell’anatomia umana. Protagonista del romanzo è Paolo Speraldi, un medico abbastanza attempato che, per salvarla da povertà e tubercolosi, sposa la bellissima Fidelia, figlia di un garibaldino. La trama si evolve drammaticamente in un crescente disgusto della ragazza per il marito, da lei giudicato inetto e frigido. Il suo disprezzo per il rispettato medico raggiungerà un punto di non ritorno dopo il fugace incontro con un forestiero di passaggio...
Arturo Colautti (1851-1914) nasce a Zara da una famiglia italo-francese. A soli diciassette anni inizia a svolgere attività giornalistiche, fondando ben due giornali (Il Progresso, La Leva). Dopo aver prestato servizio di leva nell’esercito austro-ungarico ed essersi laureato alle università di Vienna e Graz, dedica alcuni anni alla direzione di riviste a sfondo irredentista, optando poi per l’esilio volontario in Italia. Stabilitosi dapprima a Padova e poi a Milano, nel 1885 arriva a Napoli, dove assume la direzione del Corriere di Napoli e collabora con molte altre riviste. Considerato fra i più importanti esponenti dell’irredentismo dalmata, Arturo Colautti ha scritto opere molto apprezzate, fra cui "Il figlio" (1894), "Fidelia" (1896) e "Il terzo peccato" (1902).