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Il figlio e-bog
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"Il figlio", pubblicato da Arturo Colautti nel 1914, racconta il rapporto complesso, tormentato, fra Enea De Liberi – giovane capitano di marina ambizioso, che ha già girato il mondo in lungo e in largo, e il padre Paolo Emilio, vecchio artista lunatico e alcolizzato. Cedendo alle suggestioni freudiane, tanto in voga, all’epoca, il romanzo si sviluppa come un vero e proprio processo di disvelam...
E-bog
59,88 DKK
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Forlag
SAGA Egmont
Udgivet
15 februar 2023
Længde
219 sider
Genrer
Family life fiction
Sprog
Italian
Format
epub
Beskyttelse
Vandmærket
ISBN
9788728513408
"Il figlio", pubblicato da Arturo Colautti nel 1914, racconta il rapporto complesso, tormentato, fra Enea De Liberi – giovane capitano di marina ambizioso, che ha già girato il mondo in lungo e in largo, e il padre Paolo Emilio, vecchio artista lunatico e alcolizzato. Cedendo alle suggestioni freudiane, tanto in voga, all’epoca, il romanzo si sviluppa come un vero e proprio processo di disvelamento, esplicitando, via via, i misteri che si celano dietro alla figura oscura del vecchio. Un romanzo viscerale, carico di pathos e di tensione, che si chiuderà in un crescendo di dramma e follia.
Arturo Colautti (1851-1914) nasce a Zara da una famiglia italo-francese. A soli diciassette anni inizia a svolgere attività giornalistiche, fondando ben due giornali (Il Progresso, La Leva). Dopo aver prestato servizio di leva nell’esercito austro-ungarico ed essersi laureato alle università di Vienna e Graz, dedica alcuni anni alla direzione di riviste a sfondo irredentista, optando poi per l’esilio volontario in Italia. Stabilitosi dapprima a Padova e poi a Milano, nel 1885 arriva a Napoli, dove assume la direzione del Corriere di Napoli e collabora con molte altre riviste. Considerato fra i più importanti esponenti dell’irredentismo dalmata, Arturo Colautti ha scritto opere molto apprezzate, fra cui "Il figlio" (1894), "Fidelia" (1896) e "Il terzo peccato" (1902).
Arturo Colautti (1851-1914) nasce a Zara da una famiglia italo-francese. A soli diciassette anni inizia a svolgere attività giornalistiche, fondando ben due giornali (Il Progresso, La Leva). Dopo aver prestato servizio di leva nell’esercito austro-ungarico ed essersi laureato alle università di Vienna e Graz, dedica alcuni anni alla direzione di riviste a sfondo irredentista, optando poi per l’esilio volontario in Italia. Stabilitosi dapprima a Padova e poi a Milano, nel 1885 arriva a Napoli, dove assume la direzione del Corriere di Napoli e collabora con molte altre riviste. Considerato fra i più importanti esponenti dell’irredentismo dalmata, Arturo Colautti ha scritto opere molto apprezzate, fra cui "Il figlio" (1894), "Fidelia" (1896) e "Il terzo peccato" (1902).