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Nel chiaro della notte e-bog
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Cosa c’è di più vero, intrigante e spaventoso dei sogni?In una tensione continua fra realtà e illusione, fra lucidità e smarrimento, questi racconti di Fulvio Tomizza offrono uno sguardo inedito sul suo vissuto, su un’interiorità tormentata dall’esilio involontario, dalla guerra, dalla morte e dall’odio. Scegliendo di raccontarci alcuni suoi sogni – che parlano al lettore di nostalgia, di amore...
E-bog
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Forlag
SAGA Egmont
Udgivet
29 maj 2023
Længde
189 sider
Genrer
Short stories
Sprog
Italian
Format
epub
Beskyttelse
Vandmærket
ISBN
9788728560518
Cosa c’è di più vero, intrigante e spaventoso dei sogni?
In una tensione continua fra realtà e illusione, fra lucidità e smarrimento, questi racconti di Fulvio Tomizza offrono uno sguardo inedito sul suo vissuto, su un’interiorità tormentata dall’esilio involontario, dalla guerra, dalla morte e dall’odio. Scegliendo di raccontarci alcuni suoi sogni – che parlano al lettore di nostalgia, di amore e di malinconia – il grande scrittore istriano offre un’ennesima prova del suo valore portando alla luce storie eterne, tragiche e profonde...
Fulvio Tomizza (1935-1999) nasce nella contrada di Materada, nel comune istriano di Giurizzani. Cresciuto in mezzo alle tensioni interetniche fra italofoni e slavi, con l’irrompere della Seconda guerra mondiale è costretto a riparare a Trieste con la famiglia. Iscrittosi all’Accademia di Arte Drammatica e alla facoltà di Lettere di Belgrado, nel 1957 esordisce con i primi racconti, cui faranno seguito, di lì a poco, i romanzi della Trilogia Istriana: "Materada" (1960), "La ragazza di Petrovia" (1963) e "Il bosco di acacie" (1966). Ai suoi romanzi, che raccontano la difficile vita degli italiani di frontiera, Tomizza affianca un’originale produzione teatrale ("Vera Verk", "La storia di Bertoldo", "L’idealista") e una serie di testi per l’infanzia ("La pulce in gabbia", "Il gatto Martino"). Nel 1977, col romanzo "La miglior vita", si aggiudica il Premio Strega.
In una tensione continua fra realtà e illusione, fra lucidità e smarrimento, questi racconti di Fulvio Tomizza offrono uno sguardo inedito sul suo vissuto, su un’interiorità tormentata dall’esilio involontario, dalla guerra, dalla morte e dall’odio. Scegliendo di raccontarci alcuni suoi sogni – che parlano al lettore di nostalgia, di amore e di malinconia – il grande scrittore istriano offre un’ennesima prova del suo valore portando alla luce storie eterne, tragiche e profonde...
Fulvio Tomizza (1935-1999) nasce nella contrada di Materada, nel comune istriano di Giurizzani. Cresciuto in mezzo alle tensioni interetniche fra italofoni e slavi, con l’irrompere della Seconda guerra mondiale è costretto a riparare a Trieste con la famiglia. Iscrittosi all’Accademia di Arte Drammatica e alla facoltà di Lettere di Belgrado, nel 1957 esordisce con i primi racconti, cui faranno seguito, di lì a poco, i romanzi della Trilogia Istriana: "Materada" (1960), "La ragazza di Petrovia" (1963) e "Il bosco di acacie" (1966). Ai suoi romanzi, che raccontano la difficile vita degli italiani di frontiera, Tomizza affianca un’originale produzione teatrale ("Vera Verk", "La storia di Bertoldo", "L’idealista") e una serie di testi per l’infanzia ("La pulce in gabbia", "Il gatto Martino"). Nel 1977, col romanzo "La miglior vita", si aggiudica il Premio Strega.